Dicono di noi
Durante le sedute terapeutiche le sensazioni e le emozioni che ho provato sono state diverse.
Ho avuto percezioni di caldo freddo diffuse, formicolii alle mani, senso di levitazione senza riuscire a dare una collocazione precisa al mio corpo.
Ho percepito vibrazioni, come una lieve corrente che percorreva il mio corpo, dalla testa ai piedi.
Ho visualizzato immagini e colori che si alternavano nella mia mente, dandomi un senso di rilassatezza e la sensazione di trovarmi davanti a spazi infiniti.
Mi è capitato anche di sentire uscire delle lacrime senza rendermene conto.
Sono state tutte sensazioni molto gradevoli e rilassanti, tanto da farmi attendere con desiderio la seduta successiva.
P.A
Era da poco morta mia madre e mi trovavo in uno stato d'animo terribile; non avevo più voglia di fare nulla, di lavorare, di cucinare, di curare le mie figlie, non avevo più voglia di vivere.
Non era solo morta mia madre, ma la persona importante che aveva sostenuto la mia famiglia, quella d'origine. Una di quelle madri che si era annientata per la famiglia, per tenerla in piedi, ed io sentivo di essere abbandonata senza di lei. Avevo voglia di stendermi accanto a lei, lì nella tomba.
Fu così che una cara amica mi parlò di Gianni.
Andai da lui, sostenuta dalla mia amica perché non avevo la forza neanche di stare in piedi, e lì, per la prima volta sentii qualcosa che correva dentro di me al passaggio delle sue mani.
Era una specie di vortice che ruotava nel mio addome, con un ritmo di onda che correva ruotando dentro di me, che dolcemente sfumava e poi riprendeva più forte per ruotare ancora...
Le lacrime cominciarono ad uscire, ma non mi sembrava di piangere, era qualcosa di liberatorio e mi sentivo tranquilla e senza più quel senso di abbandono. Sentivo la "cura", l'attenzione, l'amore in quel passaggio di mani che mi hanno restituito la voglia di vivere e di continuare ad amare.
T.C
Ho 54 anni. Ero affetta da lordosi. Non sapevo più cosa fare con le lombo-sciatalgie continue. I farmaci mi davano mal di stomaco, le fisioterapie erano lunghe e costose, l'arnica che ormai usavo come caramelle non bastavano più. Stavo perdendo l'uso di una gamba.
Mi hanno parlato di Gianni, ho voluto provare, scettica ma curiosa, perché la pranoterapia pensavo fosse una specie di presa in giro da fattucchiere. Ma la speranza di poter ancora fare passeggiate mi ha spinto a verificare.
Mi vergogno molto del mio pregiudizio,ma oggi devo dire che ho risolto un problema che mi stava portando alla paralisi di una gamba. Già dalla prima seduta sentivo una specie di formicolio vibrante che partiva all'altezza della zona lombare, dividendosi in due percorsi paralleli lateralmente alla colonna, poi si riunivano sul lato sinistro arrivando fino all'altezza del cuore, dove a volte ho sentito come dei battiti cardiaci più forti, per tre o quattro volte, poi ricominciava dal basso nello stesso percorso. Un senso di pace e di tranquillità mi pervadeva tutta. Il dolore scompariva.
Quando stò molto in piedi, ferma, il dolore ritorna, allora torno da Gianni per due o tre volte. Mi ha insegnato a riposare anche stando in piedi per non forzare sulla colonna. Ho ripreso a fare le mie passeggiate e oggi credo nella pranoterapia anche se non ho capito bene cosa sia, so che sto meglio.
Non ringrazierò mai abbastanza Gianni.
M.E.
Ho un grave problema di cervicalgia e lombo -sciatalgia. Ho conosciuto Gianni, credevo per caso, ma oggi non credo più che le cose accadano per caso.
Non riuscivo più ad uscire di casa per i giramenti di testa e il senso di nausea che ne derivava, anche stando sdraiata con gli occhi chiusi, la stanza mi girava intorno e io ero al centro di quel vortice.
La mamma di un amichetto di mio figlio mi dice, devi farti vedere da Gianni.Un giorno decido e lei mi accompagna. Quando Gianni ha passato le sue mani sulla mia testa ho sentito un calore fortissimo come se fossi vicino al fuoco, e gli dissi: hai le mani bollenti e lui me le fece toccare, erano fredde, ma il calore tra le sue mani e la mia testa era fortissimo e confortevole.
Gianni mi dava un senso ci cura, di attenzione, di un ascolto che raramente troviamo negli altri o che noi sappiamo dare agli altri. Quel calore prima, e poi nelle sedute seguenti anche una specie di formicolio nel collo e sulle spalle mi hanno fatto stare meglio.
Non sono guarita perché il collo ogni tanto mi fa male e si irrigidisce, ma faccio degli esercizi che Gianni mi ha insegnato, o vado da lui per qualche terapia e torno ad essere la persona allegra che ero prima di questi terribili dolori che mi stavano allontanando dalla vita.
T.E.
Conoscevo Gianni e andavo da lui per dei problemi di schiena. Le sue sedute di pranoterapia mi facevano stare meglio fino a quando non eccedevo nuovamente con lo spaccare la legna o altri lavori pesanti che servono sempre in casa.
Uscendo da una seduta mi vede con un cerotto su una mano e mi chiede cosa è successo, ed io dico che quasi mi staccavo il dito con la motosega. Mi l fa aprire la garza, si mette con le mani sulla ferita che era diventata viola e sta lì alcuni minuti. Non credevo ai miei occhi, il colore diventava sempre più chiaro fino a diventare rosa pallido. Mi richiude la garza.
Il giorno dopo apro la garza per medicare la ferita. Non potevo crederci. La ferita era chiusa.
Non chiedetemi cosa sia successo, io non lo so e non lo sa nemmeno Gianni, se non fosse successo a me non potrei crederlo.
GS
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